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Dove organizzare un evento a Napoli.

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Il capoluogo della Campania sta diventando sempre più appetibile per soggiorni di lavoro e di piacere; tante le novità del territorio promosse dall’assessorato al turismo insieme al network di imprese ''Destination Naples''.


"Destination Naples" ha visto la luce grazie all'associazione di promozione territoriale "Bay of Naples Finest" in partecipazione e collaborazione con istituzioni, alberghi ed imprese del settore turistico, oltre alla fondamentale partnership il tour operator Worldwide Reps Italia.

 

Tra i luoghi da prescelti per organizzare eventi e congressi troviamo il Cinquecentesco Palazzo Caracciolo, nel centro storico di Napoli: raffinata location dove abitarono Torquato Tasso e varie famiglie nobili napoletane, qui è possibile pianificare buffet in piedi a piano terra o cene al primo piano, sempre avvolti da tanta Arte.
Poiché il turismo oggi è sempre più esperenziale, la pizzeria Francesco e Salvatore Salvo organizza percorsi di scoperta nel mondo della pizza: show cooking per turisti desiderosi di scoprire le bontà del territorio a partire dagli Qui è possibile, per ospiti e clienti, diventare pizzaioli per un giorno, partecipando ad un corso per apprendere tutti i segreti (beh, quasi tutti) di questo piatto rinomato in tutto il mondo.

 

Che dire poi della proposta “Napoli Lifestyle Tour”?
Si tratta di un itinerario all'interno del quartiere Chiaia che include la sartoria di Mariano Rubinacci, la gioielleria Ileana Della Corte, la showroom di Marinella e la libreria Grimaldi che si trova in una chiesa sconsacrata.
Chi fosse alla ricerca di spazi insoliti e idee per programmi viaggi incentive potrà esplorare la galleria Borbonica, il teatro Sannazzaro, il museo della Moda, il Blu di Prussia, le gallerie di arte contemporanea, Villa Pignatelli, il PLART, il Museo Darwin Dohrn, l’Acquario, la Villa Comunale: tutti luoghi del quartiere Chiaia interessanti per itinerari e per organizzare attività turistiche, convegni, eventi..

 

Molto gettonato il Museo Civico Gaetano Filangieri: ideale per una cena di gala immersi nell’arte; magari ingaggiando i sommelier AIS per una degustazione di vini campani con il sottofondo dei maestri dell’Accademia Mandolinistica Napoletana.
E visto che siamo in periodo pre-Natalizio non può mancare un giro a piedi nel centro storico da via Duomo fino a San Gregorio Armeno: scoprendo il chiostro dei Santi Marcellino e Festo, altro luogo dove poter organizzare eventi.
A piazza San Gaetano la tradizione del Presepio prende forma attraverso la sapienza degli artigiani.
Non deve mancare una visita al complesso di San Lorenzo Maggiore ma soprattutto, da non perdere assolutamente la Napoli Sotterranea.
Altra esperienza esclusiva quella fi poter partecipare ad un corso di Mastro Presepiaio, possibile solo con "Worlwide Reps Itali" in collaborazione con l’Associazione Le Botteghe di San Gregorio Armeno.

 

Altro luogo disponibile per eventi il Museo di Paleontologia e di Mineralogia dell’Università Federico II.
Segnaliamo poi un luogo straordinario, poco noto al grande pubblico: il Complesso dei Girolamini, la cui costruzione è legata all’arrivo a Napoli dei padri oratoriani.
Il Complesso, Interessato da una grande opera di restauro, racchiude due chiostri molto interessanti: il chiostro della “porteria”, che occupa parte del palazzo Seripando, prima acquisizione dei padri, che risale alla fine del ‘500, e il chiostro detto “degli aranci”, realizzato nella prima metà del XVII secolo dagli architetti Dionisio Nencioni di Bartolomeo e Dionisio Lazzari.
La maestosa biblioteca è uno scrigno di libri antichi, conserva veri e propri tesori.

 

Napoli ha il più grande museo di arte contemporanea diffuso nel sottosuolo; più di 250 opere, partendo da Piazza Borsa si scoprono prima la stazione dell’arte “Università” e poi tutte le altre 15 stazioni dell’arte che costituiscono importanti e ampi interventi di architettura e arte pubblica, realizzati in ambito internazionale negli ultimi venti anni. Un progetto promosso dall’amministrazione comunale di Napoli per riqualificare vaste aree del tessuto urbano grazie una imponente raccolta pubblica.
La progettazione delle stazioni sotterranee è stata affidata ad architetti e designer di fama internazionale, da Àlvaro Siza ad Eduardo Souto de Moura; da Dominique Perrault ad Oscar Tusquets; da Karim Rashid a Gae Aulenti e Alessandro Mendini.

 

Luogo iconico di Napoli è il Teatro Trianon Viviani, ora diretto da Marisa Laurito, si trova sull’area magnogreca del quartiere di Forcella, cuore vitale del centro antico della città e dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Perché “Trianon”?
Si chiamava cosi un villaggio acquistato e poi distrutto da Louis XIV di Francia con l’obiettivo di annetterlo al parco della reggia di Versailles per farvi “una casa dove consumare la merenda”.
Quando a Napoli arrivò il periodo del Risanamento, si scelte quindi di chiamare Trianon il teatro nato a sostegno del “Rettifilo” che riprende appunto il modello urbanistico francese del boulevard.
Ultima novità è la stanza delle Meraviglie, qui si può rivivere, in modo multisensoriale, la storia della canzone napoletana dall’Ottocento fino al 1940, rispettando filologicamente partiture e testi.
La Stanza delle Meraviglie fa parte dell’Ecosistema digitale Cultura Campania, Progetto ArCCa, Architettura della Conoscenza Campana – Contesto Musica.

 

Infine un altro luogo che sorprende: il nuovo museo inaugurato a maggio dentro il palazzo del Banco di Napoli, Gallerie d’Italia.
Si trova nel Palazzo progettato da Marcello Piacentini alla fine degli anni Trenta, oggi ripensato con i più innovativi criteri museografici grazie al progetto architettonico di Michele De Lucchi.
E’ il nuovo cuore di Napoli per l’arte e la cultura; affacciato nella vivace e centrale via Toledo: diecimila metri quadri per itinerari espositivi inediti accanto alle opere d’arte; nuovi spazi dedicati ad attività didattiche rivolte a scuole ed associazioni: il museo propone anche numerosi progetti per studenti con disabilità e disagio sociale.
L’ingresso al museo e la partecipazione alle attività sono gratuiti.
La sala riservata agli manifestazioni merita un discorso a parte; è inserita nel museo ma in modo da essere indipendente, quindi fruibile per convegni ed eventi senza passare tra le mostre.
Tre sono gli itinerari espositivi, con opere del patrimonio storico-artistico di Intesa Sanpaolo: l’arte napoletana dal XVII secolo al XX secolo, di cui fa parte il  capolavoro assoluto delle collezioni Intesa Sanpaolo, il Martirio di sant’Orsola di Caravaggio; la raccolta di ceramiche attiche e magnogreche, per la prima volta allestita nella sua interezza e un’importante selezione di opere del Novecento.
Tra qualche mese sarà pronto anche il terrazzo,per eventi esclusivi (i lavori sono in corso).
Dentro il museo, troverete-oltre al già citato Caravaggio-Caracciolo e, dal 2 dicembre, un'interessante mostra sul periodo napoletano di Artemisia Gentileschi.

 

Ci sarebbe molto altro da dire sulle bellezze di Napoli, i suoi tesori, la sua gente, ma crediamo di aver fornito una piccola panoramica utile a privati ed addetti ai lavori i quali, contattando l'operatore "Worldwide Reps Italia", potranno ottenere molte altre informazioni e preventivi.


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