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Corea, cresce la presenza del Paese asiatico in Italia: ristoranti, prodotti e, soprattutto, turisti.

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L'escalation è iniziata con la partecipazione all'EXPO 2015, dove la Repubblica di Corea ha mostrato la sua sensibiltà alle problematiche del pianeta, per poi proseguire con tanti e diversi eventi che culmineranno, a Roma, nella settimana dal 27 Novembre al 2 Dicembre.


Lo scambio culturale è in atto ed i numeri, anche se non vogliamo tediarvi con percentuali e statistiche, stanno a dimostrarlo.
Se è vero quindi che sempre più Coreani riescono a realizzare il sogno di un viaggio in Italia è anche vero che da parte nostra stiamo apprezzando molto la cucina del "Paese del Calmo Mattino" grazie ai 50 ristoranti già presenti nel nostro Paese.

 

Potremmo definirlo "Fattore K" o semplicemente voglia di conoscenza e la Corea non si sottrae, anzi rilancia con una settimana di eventi gratuiti  di musica, arte, teatro.
Tre anni fa è stato inaugurato a Roma l’Istituto Culturale Coreano, organizzatore della Korea Week che, promossa dall’Ambasciata della Repubblica di Corea, si svolgerà a Roma dal 27 novembre al 2 dicembre.

Commenta il direttore dell’Istituto Culturale Coreano Soo Myoung Lee: “La Korea Week è una manifestazione itinerante che in questi ultimi anni ha coinvolto diverse città italiane (Napoli, Milano, Firenze) coinvolgendo oltre 12mila persone. Questa è la terza edizione che si svolge a Roma. Come Istituto Culturale abbiamo un osservatorio privilegiato e dalla sua apertura – festeggiamo in questi giorni 3 anni - abbiamo constatato un interesse crescente nei confronti della nostra cultura facendo sempre il tutto esaurito ai nostri corsi ed eventi: non solo quelli più semplici come la cucina o la danza tradizionale, ma anche a quelli di lingua a tutti i livelli”.

 

A seguire una sintesi di alcuni tra gli eventi in programma:

 

Martedì 27, la splendida cornice del Teatro Torlonia (Via Lazzaro Spallanzani 1A) ospiterà le performance dedicate alla tradizione coreana (K-TRADITIONAL): percussioni, danze tradizionali, esecuzione di Haegeum (violino tradizionale coreano), di Geomungo (strumento a corda tradizionale) e di numerosi altri strumenti tradizionali.

Mercoledì 28 novembre, sempre al teatro Torlonia, il K-JAZZ segnerà l’incontro tra il tradizionale e il moderno, tra l’Oriente e l’Occidente.
A partire dalle ore 19 si esibirà il gruppo Barim nel concerto “Notte di Jazz”.

Giovedì 29 novembre, presso l’Istituto Culturale Coreano, in Via Nomentana 12, si potrà conoscere la K-ART e sarà inaugurata la mostra “Un giorno di vento”, incisioni in legno su carta Hanji dell’artista Lee ChulSoo.
La mostra si chiuderà il 28 dicembre.
La carta tradizionale Hanji è un vero proprio trait d’union tra Corea e Italia, inserita ufficialmente tra i materiali adatti al restauro dell’immenso patrimonio cartaceo italiano. Lee Chulsoon la interpreta in maniera contemporanea. Nato nel 1954 a Seoul, Lee è da un lato un artista eminentemente politico che, attraverso i suoi disegni, analizza la società coreana contemporanea in cui molti contadini e operai popolano le sue visioni. Allo stesso modo, l'artista viene ispirato dalla propria vita personale (è diventato un coltivatore di riso e buddista degli anni '90) con particolare interesse per il rapporto tra l'uomo e il suo ambiente.

La kermesse si chiuderà sabato 1 e domenica 2 dicembre con una rappresentazione teatrale inserita nel cartellone del Teatro India (unico evento a pagamento ingresso euro 10, ridotto 7 euro) che unisce marionette, recitazione, mimo e danza coreana. Nella K-THEATRE, la Guerra di Corea viene raccontata dal punto di vista della piccola protagonista Dallae.
Appare chiaro quindi che Korea Week rappresenta una ghiotta occasione per avvicinare gli appassionati della cultura orientale ad un Paese che si sta dimostrando sempre più aperto al Mondo.


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