L'idea di Roberto Muzi ha trovato applicazione pratica grazie alla lungimiranza di Claudio Lorenzini.
Si può combattere lo spreco alimentare... con un sorso di birra? Assolutamente sì!
Dall'incontro tra Slow Food Italia, il birrificio Alta Quota di Cittareale (Rieti) e Eataly è nata AncestrAle, la birra che impiega il pane raffermo per ottenere una bevanda dal sapore antico.
L'originale idea di Roberto Muzi, consigliere nazionale di Slow Food Italia e formatore dei Master of Food, è stata sposata immediatamente da Claudio Lorenzini, titolare del birrificio Alta Quota, una realtà artigianale piccola ma creativa che in breve tempo ha portato le sue creazioni alla ribalta nel Lazio e in tutta Italia, senza arrendersi nemmeno al tragico sisma del Centro Italia nel 2016.
Il birrificio ha investito molto sul progetto, adattando il suo impianto a sostenere questa nuova produzione senza ricarico sui costi finali. Serviva però una materia prima di qualità, quella che ha fornito Eataly Roma Ostiense: il pane da cui nasce AncestrAle, infatti, è quello avanzato dalla panetteria del punto vendita prodotto con le farine del Mulino Marino macinate a pietra.
La birra AncestrAle sarà disponibile presso Eataly e in vari pub e locali segnalati da Osterie d’Italia. Una parte del ricavato della vendita è destinato alla campagna di Slow Food Menu for Change e servirà a finanziare i progetti di tutela, educazione e sensibilizzazione portati avanti dall'Associazione a livello internazionale.