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A Modena, dal 7 al 17 Giugno, vanno in scena le Arti Visive.

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''Festival della Fiaba'',  Mostre, conferenze, spettacoli, narrazioni in voce semplice, concerti, workshop e tanto altro per una manifestazione pensata per un pubblico adulto.


Una grande mostra dell’artista Paolo Franzoso, conferenze, spettacoli, performance, esposizioni d’arte visiva, narrazione di fiabe in voce semplice, oltre a workshop, momenti dedicati al gusto e altro ancora: tanti gli appuntamenti ideati ad hoc in programma per la quinta edizione del Festival della Fiaba, da giovedì 7 a domenica 17 giugno nel Complesso San Paolo, la nuova location del Festival, in centro storico a Modena.

 

Nei suggestivi cortili nascosti nel cuore della città emiliana ritorna la manifestazione unica sul territorio nazionale per originalità e target di riferimento. Nata da un progetto di Nicoletta Giberti, performer e regista teatrale che da anni indaga attraverso linguaggi eterogenei il genere “Fiaba” con uno sguardo ampio e profondo, l’iniziativa ha quest’anno come tema caratterizzante la “Volontà”.

 

Nell’edizione di quest’anno saranno protagoniste le Arti Visive con una grande mostra di Paolo Franzoso a cura Marco Bertoli, esperto e mercante d’Arte e consulente per il Dipartimento di Arte Europea del XIX secolo da Christie’s a New York e Londra - nuovo responsabile della sezione dedicata del Festival - dove combinazioni creative caleidoscopiche tra disegni, collage, pensieri, riflessioni e idee ipnotizzeranno lo spettatore emergendo da piccoli dettagli.


La volontà sarà poi declinata e indagata in diversi aspetti e sfumature, a cominciare da una serie di conferenze dedicate: tra gli altri scrittori, professori e pensatori come Michele Collina, Adriana Querzè, oltre a Magda Indiveri e Mario Ferraguti approfondiranno il filo conduttore proposto dal Festival in un ciclo di incontri - a ingresso gratuito - che si svolgeranno ogni sera nei cortili location del Festival.
Le fiabe della tradizione saranno, anche per questa edizione, le protagoniste assolute, con un momento dedicato ogni sera in un luogo prezioso, intimo, per un massimo di trenta uditori.
Per la prima volta oltre le fiabe tedesche, norvegesi e russe, verrano presentate anche le fiabe italiane di Basile e Calvino.

 

Spazio anche al gusto, che ha un ruolo chiave all’interno del Festival: per tutta la durata della manifestazione sarà infatti attivo un punto ristoro a cura della cucina del Filatoio - il circolo culturale sede del Festival della Fiaba - in cui si crea il foyer del teatro.

 

Il Festival nasce per abbattere le frontiere tra le discipline, creare una via per aprire il pensiero, suscitare domande e incontrarsi, in quanto la fiaba, con il suo messaggio sociologico e archetipico, è il canale ideale per indagare le dinamiche umane.
“Il Festival della Fiaba nasce dallo stesso impulso che nel tempo ha mosso l’uomo a raccontare fiabe: l’incontro con il substrato inconscio e l’effetto vivificante che se ne trae, raccontandole, leggendole o semplicemente ascoltandole - spiega Nicoletta Giberti, direttrice artistica e ideatrice della manifestazione - la fiaba è fatta di simboli che si ripetono dalle origini in tutto il mondo, ed è nata per gli adulti, i bambini erano ascoltatori occasionali, di passaggio”.

 

Il Festival della Fiaba è una manifestazione rivolta a un pubblico adulto - in quanto le fiabe nascono per gli adulti - ma i bambini saranno accolti con un appuntamento pensato esclusivamente per loro domenica 17 giugno.

www.festivaldellafiaba.com



Nella foto: "I colori dell'anima" di Paolo Franzoso (2015) collage, acrilico, vernice cm. 102 x 71,5


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