Un modo originale di farsi gli auguri in questo anno particolare ... esporre nella Natura.
Il primo progetto della CommunityArt de/siderare è stato ideato dall'artista Solveig Cogliani insieme a Stefano Cianti ed in collaborazione con la libreria Aura di Ronciglione.
L’installazione, che si sviluppa e prende forma su un albero particolare, un bellissimo gelso, sorretto poeticamente da un altro tronco, vuole essere un modo diverso per rappresentare il Natale in questo anno "particolare" oltrechè dono augurale per Punta del Lago.
L'opera di Solveig Cogliani, magistrato artista, ruota attorno al concetto di chiavi: Le chiavi - spiega l'artista - aprono le porte dei nostri sogni e dei desideri che vengono affidati all’albero di gelso, alla natura e all’universo in un rito di luce. Qui ‘desiderare’ è composto da 9 chiavi, come il numero di lettere che crea la parola ‘abbraccio’.
Stesso filo conduttore per gli altri artisti partecipanti:
Daniela Avaltroni, Monica Buccilli, Concetta Cappelletti, Rosanna Chiani,
Luana Cianti, Stefano Cianti, Anna, Maria De Luca,
Mauro Magni, Paola Sanna.
"L'arte si fa fuori", andando incontro ai fruitori quale auspicio di ritorno alla luce.
"Voci delle stelle", opera di Stefano Cianti: legno, pigmento terra d'ombra, campanelli dorati. Spiega l'artista: "Ho cercato con questo lavoro installato nel gelso, di accostare la fragilità dell'umanità a cui sto lavorando da molto tempo con svariati materiali ( in bambù " siamo oro" e " richiami" ). Questo lavoro vuol relazionarsi con il gelso tramite il suono ( la voce delle stelle) scaturito dal movimento del vento su i rami. La figura si compone e riscompone nei listelli in movimento in un canto perpetuo. Ascoltiamo le voci delle stelle, che sono nel nostro intimo universo collettivo...che siamo noi".
L'installazione dell'artista Mauro Magni trae ispirazione dal Gayatri Mantra, antico e potentissimo mantra in lingua sanscrita da sempre recitato regolarmente, fin dalla nascita delle civiltà.
"Il Gayatri - racconta Magni - è una preghiera gioiosa e benaugurante, un inno rivolto all'intelligenza universale allo scopo di attivare nella propria vita il potere del discernimento e della lungimiranza.
Recitato alle prime ore del giorno è un'invocazione al Sole, alla luce della saggezza affinché entrando in noi possa disperdere le tenebre dell'ignoranza ed il buio che ci circonda.
Tracciato su strisce di lino antico tessuto al telaio, il mantra si presenta scritto a mano per una lunghezza di dieci metri: dieci come i mesi ormai trascorsi nel "buio" della pandemia mondiale che ha sconvolto questo indimenticabile 2020".
Anna Maria De Luca ha invece realizzato le sfere dei desideri.
"Ho pensato di riverire questo antico gelso che ospita le nostre opere non invasive realizzando due sfere trasparenti con dentro oggetti simbolici come augurio per il nuovo anno: sabbia azzurra simbolo di cieli e mari infiniti, cuori bianchi come augurio di sentimenti candidi, attrezzi in miniatura come augurio di lavoro, una piuma come augurio di crescita spirituale, un peperoncino rosso portafortuna, ovviamente neve bianca e tante stelle argentate perché desiderare, secondo il significato etimologico individuato dall’Accademia della Crusca, su proposta del filosofo Galimberti, è stare sotto le stelle ed attendere".
La community art è nata il 18 dicembre facendo proprie le visioni di condivisione, confronto, sinergia, percorsi nuovi, libertà di pensiero, raccogliendo attorno a se artisti di diversa estrazione per interagire sul territorio e rendere l’arte accessibile anche in questo momento.