La SCA (Suez Canal Authority) ha ridotto la richiesta di risarcimento da 916 a 550 milioni di dollari, ma per la compagnia di assicurazione dell'armatore la cifra è ancora troppo alta.
Per restare in termine marinaro possiamo dire che la trattativa (che una volta conclusa con l'accordo delle parti consentirebbe alla nave, al suo equipaggio e alle merci che trasporta, di riprendere il viaggio) è ancora in alto mare.
Stando alle fonti ufficiali l'Autorità Egiziana che gestisce il Canale di Suez (SCA) ha fatto del suo meglio per raggiungere un accordo con la Shoei Kisen Kaisha Ltd, compagnia armatrice della Ever Given, riducendo la richiesta iniziale da 916 a 550 milioni di dollari e a condizione che il 40% della cifra venga pagato all'impronta, ma la trattativa è ancora in corso.
Ricordiamo che la gigantesca portacontainer si è incagliata nel canale di Suez il 23 Marzo, bloccandone il traffico fino al 29; dopo 6 giorni di lavoro ininterrotto una flotta di rimorchiatori e escavatori, anche sfruttando la marea, è riuscita a rimetterla in condizione di navigare.
Da allora, sono passati più di 2 mesi e la Ever Given è ancorata in un lago al centro del canale.
Il tribunale egiziano conferma la decisione di impedire alla nave di lasciare il Canale di Suez finchè non si giunge ad un accordo sul risarcimento.
L'Autorità egiziana ha mostrato "piena disponibilità" nelle trattative e Osama Rabie, presidente della SCA, ha detto a una delegazione dell'ambasciata indiana in Egitto che non ha risparmiato sforzi per consentire il successo dei colloqui con l'armatore giapponese.
Va segnalato che la visita della delegazione diplomatica, autorizzata a salire a bordo, aveva lo scopo di verificare le condizioni dei membri dell'equipaggio indiano attualmente "bloccati" sulla nave sequestrata a Ismailia; la SCA ha compreso l'importanza di provvedere alle esigenze dell'equipaggio.
Tale comprensione è stata anche dimostrata concretamente consentendo ad alcuni marinai di tornare in India per motivi personali, ha detto Rabie.
Il recente incontro tra le parti fa seguito alla dichiarazione che il commissario generale delle indagini della SCA, il quale ha affermato che un'indagine sull'incaglio della nave portacontainer ha ritenuto responsabile il capitano della nave che avrebbe commesso errori nelle manovre della nave.
Un avvocato che rappresenta il proprietario della nave ha sostenuto che la SCA ha la responsabilità di aver permesso alla nave di entrare nel canale nonostante le condizioni di maltempo e aggiungendo che l'autorità del porto "non è riuscita a dimostrare alcuna colpa della nave".
Sabato, il procedimento che riguarda la Ever Given è stato aggiornato al 20 giugno per consentire ulteriori trattative tra le parti per stabilire il valore del risarcimento; il Tribunale Economico di Ismailia ha rinviato l'udienza su richiesta dei legali della SCA e dell'armatore.
Grazie a questo rinvio le parti sono fiduciose di poter giungere ad un accordo amichevole.
Gli assicuratori dell'Ever Given affermano che la somma richiesta è ancora troppo alta,in precedenza si erano già offerti di pagare 150 milioni di dollari.