A chiederlo è Filippo Capellupo Presidente dell’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù.
In una lettera indirizzata ai Ministri italiani degli Esteri Luigi Di Maio, degli Interni, Luciana Lamorgese, del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, del Turismo, Massimo Garavaglia, degli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, delle Politiche Giovanili, Fabiana Dadone ed al Capo del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Filippo Capellupo rimarca che gli Ostelli per la Gioventù, dislocati sull’intero territorio nazionale,potrebbero essere facilmente riattivati per accogliere parte delle migliaia di profughi in fuga della guerra Ucraina.
L’Associazione, fondata nel lontano 1945 oggi si trova in procedura concorsuale e quindi necessiterebbe di un rapido intervento del Governo per tornare “operativa”; il Ministro del Turismo e delle Politiche Giovanili, rispondendo a diversi atti di Sindacato Ispettivo ha espresso interesse a salvaguardare il patrimonio storico, sociale e le attività di interesse generale.
“Non dipende più solo da noi – ha precisato Capelupo – la procedura concorsuale è tutt’ora sub iudice con ricorso pendente in Cassazione. Il Governo ha, a più riprese, manifestato l’interesse a salvare il patrimonio di questa realtà. Credo che oggi si debba imprimere uno sprint, per consentirci di tornare a fare quello che abbiamo fatto per 75 anni”.
L’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù è un Ente morale (a seguito del decreto del Presidente della Repubblica 1° giugno 1948, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro per gli Affari esteri) e assistenziale (riconosciuto quale ente assistenziale a carattere nazionale con decreto del Ministro dell'interno 6 novembre 1959, n. 10.18404/12000°40) che, dal 1945, si occupa di favorire il turismo giovanile, scolastico e sociale, ma soprattutto di favorire l’integrazione tra i popoli.