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TRAGEDIA DI USTICA: COME SI FA AD IGNORARE IL FATTO CHE OLTRE 40 ANNI DI INDAGINI NON HANNO PORTATO AD UNA VERITÀ CERTA?

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Antonio Bordoni riesamina il triste destino che il 27 Giugno 1980 portò il DC9 Itavia (volo IH 870) ad inabissarsi nel mar Tirreno.


La nuova fatica letteraria di Antonio Bordoni, uno dei massimi esperti di aeronautica commerciale e autore di tanti libri/dossier, analizza-portandolo alla luce-il lavoro condotto dagli investigatori che hanno studiato i resti dell'aereo.
Le conclusioni, circa le cause della sciagura, sono totalmente diverse da quelle a cui è stata portato a credere la pubblica opinione.

 

“Ustica,Il relitto parla” non segue i soliti schemi di altri testi sulla sciagura di Ustica tendenti a spiegare perché le “voci di piazza” e la mainstream imperante devono ritenersi sbagliate.
Antonio Bordoni parte da una differente impostazione sostenendo che, se le più svariate ipotesi su quanto poteva essere accaduto erano accettabili allorchè il relitto giaceva in fondo al Mar Tirreno, dal momento che esso è stato  portato in superficie per oltre il 90 per cento della sua configurazione, era ora di passare a parlare su ciò che si fa all’indomani di ogni sciagura aerea.

Cosa ha svelato il relitto agli investigatori professionisti che hanno lavorato seriamente, e a lungo, per scoprire le cause della sciagura di Ustica?

Da noi, annota l’autore, anche dopo le risultanze degli investigatori, tutto è continuato come prima, con la battaglia aerea sulla bocca di tutti.
Ma allora si chiede l’autore per quale motivo abbiamo recuperato il relitto?
Nell’ambito della Commissione Misiti gli investigatori hanno lavorato per ben due anni, dall’autunno del 1992 fino al luglio 1994 e il loro certosino lavoro viene dettagliato nel libro.
Poi gli stessi sono pervenuti ad una conclusione: quella dell’esplosione a bordo, la quale però, fra lo stupore degli stessi investigatori, non è stata accettata quale causa conclusiva dal giudice istruttore che racchiudeva in se la figura del peritus peritorum.
Questo modo di fare in una indagine aeronautica è stato possibile da un errore di fondo condotto dalle nostre autorità e cioè, che mentre l’autorità giudiziaria si sarebbe dovuta occupare di trovare il colpevole, l’indagine tecnica avrebbe dovuto essere condotta da investigatori professionisti.

 

Nei pur tanti incidenti aerei avvenuti nel mondo e causati da atto ostile contro l’aeromobile, annota Antonio Bordoni, non è mai successo che le due indagini, quella tecnica e quella giudiziaria, fossero unificate e portate avanti dalla sola autorità giudiziaria.
Di particolare rilievo il capitolo riguardante le mancate indagini, che svela al lettore particolari di cui nessuno aveva parlato e quello sull’ultimo viaggio del relitto da Pratica di Mare al Museo di Bologna che praticamente ha significato l’impossibilità di poter mai più riaprire una indagine sui resti del velivolo, dal momento che la manomissione e l’esposizione al pubblico non lo rendono più valido come prova di indagine.

 

Il libro porta la prefazione di Frank Taylor uno degli investigatori stranieri invitati in Italia per studiare il caso.

 

Ustica, il relitto parla
autore Antonio Bordoni
IBN Editore
162 Pagine - 15 euro
 


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