Oggi giornali e TG raccontano di assalti alle farmacie (sic) per accaparrarsi le mascherine, ma quante righe e quanti minuti dedicheranno all'influenza partita dalla Cina quando prenderà il via il Festival della Canzone Italiana?
Sono solo canzonette ma anche una grande arma di distrazione di massa e ne avremo la prova dal 4 febbraio, quando prenderà il via la 70a edizione del Festival di Sanremo.
A breve quindi avremo la prova che carta stampata, Tg e GR, sempre a caccia di sensazionalismo per fare audience, pur non dimenticandola, vireranno la loro massima attenzione (di spazio e tempo) non più sul Corona Virus bensì sui protagonisti del palco di Sanremo.
Abiti, scollature, testi delle canzoni, gossip veri o studiati a tavolino, per qualche giorno (almeno per chi ci casca) diventeranno il "Panem et circenses" elargito agli italiani.
E quando le luci del palcoscenico si saranno spente, così come gli echi musicali, forse si ricomincerà a parlare dell'influenza cinese: di casi sospetti, di caccia alle mascherine, di disdette nei ristoranti e negli alberghi.
Quella che è in atto è una grande manipolazione e troppa gente la asseconda rifiutandosi di pensare con la propria testa; se lo facesse scoprirebbe che sì, un problema esiste ma non nelle dimensioni con le quali ce lo stanno rappresentando.
Le scuole del nostro Paese sono frequentate da una buona percentuale di ragazzi e ragazze cinesi che, per fortuna, scherzano con i coetanei italiani, o di altre etnie, a proposito del contagio .. ragazzi che magari sono nati qui e che la Cina non l'hanno mai visitata o non ci tornano da anni.
Quanta manifestazione di imbecillità sta andando in scena, imbecillità di cui in buona parte è responsabile quella percentuale del mondo dell'informazione che dovrebbe fare una sola cosa: vergognarsi.
Per amor di verità va scritto che c'è anche chi riferisce le notizie con più sobrietà e smaschera le fake-news che, sempre a proposito del Corona Virus, i cretini del web diffondono per vedere che effetto fanno.
Per fortuna esistono Netflix, Chili, Prime e altre piattaforme simili che ci consentono di vedere e sentire quello che decidiamo noi e senza farci rubare il tempo dalla pubblicità ... a proposito di pubblicità, provate a calcolare quanta ce ne sarà durante il Festival a fronte dei tre minuti circa di ogni canzone; se lo farete tenete pure a mente che lo trasmette la RAI alla quale tutti paghiamo il canone.