A bordo circa 6000 persone tra passeggeri ed equipaggio, sono già intervenuti i sanitari dello Spallanzani di Roma per verificare la situazione, se fosse confermata la presenza del virus nessuno potrebbe lasciare la nave.
C'è da augurarsi che si tratti di un falso allarme, sia per il bene dei due viaggiatori cinesi provenienti da Macao e arrivati in Italia lo scorso 25 gennaio, sia perchè la presenza del virus su una nave che ospita migliaia di persone farebbe scattare una quarantena sicuramente complicata.
Ci raccontava un responsabile food and beverage di una grossa compagnia di navigazione che era obbligato a severissimi controlli sulle derrate alimentari imbarcate, perchè ove si fosse interrotta la catena del freddo relativamente ai prodotti deperibili, anche un solo caso di semplice gastroenterite, visto l'ambiente "ristretto" della nave, avrebbe potuto propagarsi a centinaia di persone molto rapidamente.
Ecco perchè l'augurio è quello che si tratti di un falso allarme.
Ad oggi siamo a 170 vittime e si contano migliaia di contagiati anche se, da un paio di giorni, in virtù dell'imponente macchiana sanitaria messa in campo dalle autorità cinesi, pare che la quantità dei contagi stia rallentando.
In Italia per il momento non sono registrati contagi mentre si parla di qualche caso in India e nelle Filippine, sempre a carico di cittadini cinesi.
Va anche detto che non è il caso di farsi prendere dalla psicosi nè di penalizzare esercenti cinesi di ristoranti e negozi, tantomeno se gli stessi non si recano in Cina da mesi o da anni.
Lo stesso vale per i bambini delle scuole e per i gruppi di turisti che girano nelle nostre città che devono continuare ad essere i benvenuti.
Come abbiamo già scritto, informiamoci al meglio ma evitiamo di dare peso eccessivo a certi commentatori a caccia di audience.