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Il Made In Italy prossimo venturo, autonomia post emergenza coronavirus covid-19.

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Presto scopriremo la vera forza del nostro Paese, quella che gli speculatori hanno mortificato negli ultimi anni.


Ci siamo, chi ha letto i nostri editoriali precedenti ricorderà che quanto avevamo previsto (senza alcun merito sia chiaro ma solo applicando il buon senso) si sta verificando e cioè che dopo Pasqua, gradatamente, le attività (anche non essenziali) potranno riprendere.

Sarà poi la volta delle scuole, non è così assurdo pensare che possano riaprire il 4 Maggio ... perchè se i genitori potranno tornare a lavorare (ripetiamo gradatamente e con diferrenze tra regione e regione) sarà giusto riportare bambini e ragazzi nelle aule dal momento che i nonni, lo raccomanda sempre il buon senso, sarà bene che restino in disparte ancora per un po'.

 

Ma anche quando le attività saranno ritornate a pieno regime in Italia, ipotizziamo entro la fine di Maggio, dovremo restare chiusi nei nostri confini e dovremo tenerli chiusi, ancora per mesi, ai visitatori sranieri .. il che per un Paese a vocazione Turistica come il nostro sarà un danno non da poco ma .. la Salute prima di tutto.
Non sarà però un disastro perchè gli italiani che viaggeranno solo in Italia produrranno di sicuro una buona occupazione alle strutture ricettive che dovranno accontentarsi ma non si strapperanno i capelli ... questa estate andrà così.
La stessa Alitalia, per quanto assurdo possa sembrare, recupererà un bacino di traffico, quello interno, che negli ultimi anni aveva abbondantemente perso a favore dei treni TAV (le frecce) e dei vettori stranieri.

 

Non avremo problemi di cibo, anzi l'industria agroalimentare italiana (che è utile ricordarlo è di grande qualità) prospererà e anche questo contribuirà al recupero di punti preziosi di PIL.
Dal punto di vista energetico siamo a buon punto per quanto riguarda le fonti alternative, eoliche e solari ma, non dimentichiamolo, il nostro territorio dispone già (e c'è spazio per una crescita) di produzione idroelettrica.
E comunque il petrolio di questi tempi è sceso ai minimi termini, oggi siamo intorno ai 20 dollari al barile (ricordiamo che un barile corrispone a circa 159 litri) quindi il prezzo per litro, all'origine è di circa 11,5 centesimi di Euro.
A questo proposito vale la pena di porsi una domanda: come mai il prezzo alla pompa, di benzina e gasolio, è pressochè lo stesso oggi di quando il prezzo del barile era intorno ai 70 dollari (cioè 40 centesimi di euro al litro)?

Oggi, a circa 20 Euro al barile il petrolio fatica a trovare compratori e comunque giustifica gli sconti che troveremo in bolletta, sia per la luce che per il gas, nei prossimi mesi, senza che questo comporti un grosso sacrificio per le imprese fornitrici.

Unico sacrificio, questo sì, per lo Stato che, a fronte del minore prezzo all'origine, incassa meno tasse ma, va sottolineato, se i minori costi per privati e aziende agevolano produzione e consumi l'Erario potrebbe trarne addirittura maggiore beneficio.

 

Moltre produzioni trasferite all'estero torneranno in Patria, ci sarà un incremento nei posti di lavoro e si comincerà di nuovo a premiare l'eccellenza e la capacità Italiana in ogni settore, dall'agricoltura, agli allevamenti, alla produzione energetica all'industria meccanica sia di larga diffusione che di precisione.

 

Quella che ci è capitata è una sciagura e non si può prescindere dall'alto numero di morti che ha causato, anche per ritardi iniziali e successive falle nell'organizzazione e nella mancanza di presìdi sanitari adeguati; poi però abbiamo intrapreso la strada giusta.

Se saremo capaci di mantenerci pazienti ancora per qualche settimana potremo raccogliere i frutti della nostra essenza millenaria: l'Italianità, che avrà pure tanti limiti e vizi ma questi sono certamente surclassati dai pregi.


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