Oggi sono pochi gli abitanti ma questo borgo, inserito fra quelli più belli d'Italia, ha visto transitare eserciti e milizie.
Vigoleno domina due valli che furono scenario di cruente battaglie e di sanguinosi assedi; da qui emigrarono commedianti girovaghi e ammaestratori di orsi e qui approdarono artisti e intellettuali come Gabriele D'Annunzio e Max Ernst.
Il Borgo è una piccola frazione del Comune di Vernasca, è cinto da mura e divide la valle dell'Ongina da quella dello
Stirone a un'altezza tutto sommato modesta (350 metri slm) ma con un panorama su vallate e colline
circostanti di rara bellezza.
Fondato nel X secolo come avamposto del Comune di Piacenza sulla strada per Parma, passò sotto l'influenza di varie famiglie (Scotti, Pallavicino e Farnese) e fu distrutto e ricostruito più volte fino al 29 ottobre del 1389, data cruciale per Vigoleno.
Quel giorno il duca di Milano Odoardo Visconti cedette a Francesco Scotti ogni diritto sul fortilizio.
Da allora e per cinque secoli – caso rarissimo nella storia - Vigoleno appartenne quasi ininterrottamente a quella famiglia.
Oggi il camminamento di ronda è diventato unagradevole passeggiata panoramica; l'interno ospita un museo che ricostruisce le avventurose vicende che portarono la gente di questa parte di Appennino, in bilico fra Piacenza e Parma, a inventare e a perfezionare l'arte degli Orsanti.
Musicisti ommedianti e ammaestratori di animali (orsi, soprattutto, ma anche scimmie, cammelli e pappagalli) che tra
il Settecento e l'Ottocento percorsero le strade del mondo con il loro spettacolo viaggiante.
Un fondale artigianale e un robusto palco per reggere il peso dell'orso bastavano per l'esibizione che culminava con il gran finale, la lotta tra orso e orsante in cui entrambi erano attori di una messinscena, rurale e poetica al
tempo stesso, che si concludeva con la sottomissione dell'animale.
Alle visite guidate si sono affiancati, nel tempo, i laboratori didattici destinati alle scuole.
Il calendario prevede aperture fisse e su richiesta nei fine settimana e nei giorni feriali: orari e giorni sono
visibili sul sito www.museogliorsanti.it
I biglietti (4 euro l'intero, 3 euro il ridotto e 12 euro quello per famiglie di due adulti e due bambini)
sono comodamente acquistabili on line.
È altresì possibile concordare visite guidate su prenotazione al museo (5,50 euro) oppure optare per il percorso completo (12 euro) che prevede il tour del castello che la duchessa Maria Ruspoli de Gramont trasformò dal 1921 al 1935 in un salotto culturale visitato da intellettuali e ospiti importanti, del mastio con le sue sale decorate, del borgo (con tappa alla pieve di San Giorgio, chiesa romanica del XII secolo) e del museo.