Le nuove acquisizioni si aggiungono alla galleria virtuale delle opere del grande pittore urbinate in altissima definizione.
Nella galleria virtuale di Haltadefinizione, si aggiungono 6 nove nuove opere di Raffaello, custodite alla Galleria Palatina e alla Galleria degli Uffizi.
Proseguono le operazioni di valorizzazione del patrimonio artistico a opera di Haltadefinizione, tech company di Franco Cosimo Panini Editore: nella sua image bank sono ora disponibili in gigapixel: la Velata, la Madonna del Granduca, il Ritratto del Cardinal Bibbiena, il Ritratto di Tommaso Inghirami detto “Fedra” e il Ritratto di giovane con
pomo, dipinti custoditi alla Galleria Palatina, oltre a San Giovannino esposto alla Galleria degli Uffizi.
Capolavori di Raffaello in altissima definizione, una collezione digitale che consente di conoscere a fondo l'artista.
Tra queste segnaliamo: il Miracolo degli Impiccati, la tavola della predella (appartenente alla Pala Baronci, prima opera commissionata a Raffaello a soli 17 anni) lo Sposalizio della Vergine (il dipinto che segna la maturità
pittorica di Raffaello e il superamento del Maestro Perugino) e la Fornarina (profondamente legata alla vita privata dell’artista, e tra le ultime opere dipinte prima della prematura scomparsa nel 1520).
“La digitalizzazione oggi può considerarsi uno dei mezzi principali per rendere il patrimonio accessibile e fruibile al pubblico su larga scala” racconta Luca Ponzio, fondatore della tech company. “ I progetti che portiamo avanti insieme al nostro partner tecnologico Memooria, hanno come obiettivo principale la divulgazione, la conoscenza e la
conservazione dei beni culturali, attraverso l’applicazione delle più moderne tecniche fotografiche.
Il digitale, oggi, ci permette di salvaguardare la memoria del nostro patrimonio”.
Sul sito di Haltadefinizione, www.haltadefinizione.com, è possibile visionare le opere fino ai più minuti dettagli delle singole pennellate; un nuovo modo di avvicinarsi all'Arte e ai grandi Artisti.
Foto:
Madonna del Granduca - l'opera esposta alla Galleria Palatina