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Il Movimento 5 Stelle è ancora quello che conoscevamo?

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Sarebbe stato meglio restare fedeli all'utopia di Beppe Grillo (e ipotizzare di ottenere il 15% dei consensi) o credere nella nuova entità che sta prendendo forma, sperando che eguagli o superi il 25% di consensi ottenuto alle elezioni del 2013?


Il dubbio è legittimo e se lo pongono in tanti, con Grillo in campo al 100% molti aficionasos della prima ora, pur consapevoli che non si sarebbe potuto eradicare del tutto la vecchia classe politica, avrebbero continuato a sognare.

 

La nuova creatura invece, così perfettina, come il suo leader Luigi di Maio, sembra fabbricata da un algoritmo: moderata, garbata, sorridente, disponibile, in altre parole tranquillizzante ... il che va benissimo per chi pensa che gli elettori non vadano "spaventati" (ma chi lo dice?) come faceva Grillo con i suoi vaffa e le sue intemerate, però .... appare senz'anima.

Due vignette di Vauro apparse sul "Fatto Quotidiano", una l'altro ieri e una oggi, rendono perfettamente l'idea del nuovo sentimento, una sorta di smarrimento misto a delusione, che pervade molte coscienze.

 

Dei tanti fedelissimi a Grillo molti si sono iscritti alla nuova associazione e in gran numero (si parla di 15000) si sono anche proposti per essere candidati alle prossime elezioni; li avrebbero fatti comunque questi passi se avessero saputo prima che Grillo si sarebbe fatto da parte?

Quelli con i quali abbiamo parlato noi hanno detto che no, non si sarebbero nè iscritti all'associazione nè candidati; tra l'altro non votando per se stessi (nel rispetto dell'etica) non hanno potuto scegliere altri candidati che i parlamentari uscenti, perchè dei nuovi era praticamente impossibile accedere ai profili in quanto il sistema si bloccava continuamente.

 

Non a caso parlavamo di sogno perchè Beppe Grillo ha scatenato il risveglio di tante coscienze addormentate, inerti, per le quali appariva impossibile cambiare qualcosa nel nostro Paese, a cominciare da una classe politica radicata e fatta sistema che come scopo primario aveva (ed ha) quello di perpetuare se stessa.
A Pescara il Movimento 5 Stelle non ha presentato come punte di diamante nomi che hanno fatto sussultare la nazione e poi c'è stato l'annuncio di Grillo; le due cose sommate faranno così che da qui alle elezioni i media, a prescindere da quelli indottrinati, si interesseranno di meno al nuovo corso di quello che somiglia sempre più ad un partito e questo potrà incidere non poco sui risultati delle votazioni.

 

Alessandro di Battista, altro trascinatore di peso, ha deciso di non ricandidarsi, creando sconcerto in molti suoi sostenitori, e si è trovato "costretto" a dichiarare subito dopo che non avrebbe lasciato nè la politica nè il Movimento; anche Roberto Fico, l'altro ieri, intervistato da Bianca Berlinguer è apparso non troppo a suo agio.

 

In buona e vasta compagnia, ci chiediamo: come mai Beppe Grillo non ha aspettato il giorno successivo alle elezioni (5 Marzo) per annunciare la nascita del suo nuovo Blog?

Potremmo provare a dare delle risposte ma sarebbero solo congetture e anche se una di queste rappresentasse la verità non ne avremmo mai la conferma perciò tanto vale evitare.

 

I prossimi giorni e settimane ci forniranno di sicuro altri spunti di riflessione e, auspicando che il Movimento 5 Stelle, pur cambiando metodo comunicativo, abbia mantenuto, aldilà dei proclami, lo spirito e gli ideali dei suoi fondatori (Beppe Grillo e Gian Roberto Casaleggio) continuiamo ad essere moderatamente fiduciosi augurando nel contempo a Grillo di trovare la felicità nelle sue nuove avventure di vita.

 

m.sp.


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