Stanze confortevoli, centro benessere, molte attività all'aperto e un ristorante stellato.
Pare che il mondo cominci di nuovo a respirare; la sostenuta campagna mondiale di vaccinazioni sta dando i suoi frutti e l'emergenza sanitaria dovuta al covid-19, almeno stando alle dichiarazioni degli esperti, è in corso di superamento.
Il Turismo ha pagato un prezzo altissimo ma tutti gli addetti ai lavori: albergatori, Tour Operator, compagnie aeree e navali, ristoranti e altri, sono ora pronti a scendere di nuovo in campo.
Lo stesso dicasi per i viaggiatori che hanno dovuto rinunciare, negli ultimi 12 mesi, a vacanze di ogni tipo: mare, montagna, terme, studio.
Ecco allura una bella notizia (e nelle prossime settimane ne daremo ogni giorno) la riapertura dell'esclusiva struttura di Gaiole in Chianti, "Castello di Spaltenna", dove effettuare percorsi benessere per lasciarsi alle spalle lo stress causato dalla pandemia e dove lasciarsi tentare dai manicaretti del ristorante stellato "Il Pievano", proposti dallo chef Stelios Sakalis, allievo di Gordon Ramsey,
Un'oasi di relax da vivere in totale sicurezza
grazie al pieno rispetto delle norme anti Covid.
In un panorama mozzafiato, immerso in un’oasi di pace, il Castello di Spaltenna offre un’atmosfera dove assaporare il meglio dell’ospitalità e in cui godere di tutti i comfort di una struttura in cui ‘lusso è sinonimo di semplicità e attenzione verso le piccole cose’. Nel cuore del Chiantishire, in posizione strategica vicina ai più conosciuti itinerari turistici della Toscana, Castello di Spaltenna è un antico borgo medioevale costituito da una Pieve con torre campanaria dell’anno 1000 e dal contiguo monastero fortificato del XII secolo trasformato in un Resort 5 stelle.
"Lo scorso anno - ha dichiarato Alessandro Ercolani, General Manager del Castello di Spaltenna –nonostante la crisi economica dovuta alla pandemia, che ha colpito noi come tutto il settore, abbiamo registrato una buona risposta dalla clientela italiana (51%) ma anche da quella straniera (49%) perlopiù di prossimità: francesi, svizzeri, austriaci e tedeschi e anche alcuni Inglese. Quest’anno - continua Ercolani - ci auguriamo che le vaccinazioni riescano in qualche modo ad invertire il trend e a riportare un po’ di ottimismo in un settore duramente provato dalla crisi”.