Jeff Bezos e Elon Musk già si contendono le prossime installazioni lunari ma è Musk con la sua Space X che, contrariamente alle previsioni delle agenzie spaziali internazionali, ritiene di far sbarcare uomini sul Pianeta Rosso entro 5 anni.
In principio fu Richard Branson Virgin Galactic a iniziare la corsa (ed il business) verso lo spazio, poi fu la volta di Elon Musk (SpaceX) seguito a ruota da Jeff Bezos (Blue Origin).
Una sfida a suon di Miliardi-in dollari-di patrimonio personale: 177 Bezos ,151 Musk, 4 Branson.
Branson si è posto l'obiettivo di offrire viaggi pseudo spaziali a circa 100 km di altitudine per offrire ai passeggeri (paganti 200.000 dollari cadauno) lo spettacolo della sfericità della terra e qualche minuto di assenza di gravità; dando loro la possibilità di fluttuare.
La contesa tra Bezos e Musk invece si pone ben altri obiettivi: il ritorno sulla luna dove installare basi fisse e abitate, ma la vera partita si giocherà tutta sulla colonizzazione di Marte, il Pianeta Rosso che da sempre affascina l'umanità e che ha permesso a scrittori di fantascienza e sceneggiatori di film di produrre una narrativa pressochè sconfinata.
Perchè lo fanno?
Perche hanno tanti soldi e quindi possono permettersi di pensare e agire in grande.
Perchè vogliono essere ricordati dai posteri.
Perchè sanno qualcosa che noi non sappiamo o sono semplicemente dei visionari (in senso positivo ovviamente, visto il successo ottenuto in ogni singola loro attività impenditoriale).
Ieri Il lander cinese che trasportava un rover ha toccato (impresa storica) il suolo di Marte, nella zona denominata Utopia Planitia (che fascino questi nomi) una vasta pianura nell'emisfero settentrionale di Marte; a Pechino erano le 7,18.
Subito dopo il rover ha aperto i suoi pannelli solari, l'antenna ha iniziato a trasmettere e i dati sono giunti sulla Terra dopo 17 minuti (a causa della distanza di 320 milioni di km.) confermando il successo delle operazioni.
"L'atterraggio su Marte della missione Tianwen-1 è stato un totale successo", ha dichiarato Zhang Kejian, capo della CNSA, al Beijing Aerospace Control Center.
Da sempre il "mito" è quello di scoprire tracce di vita (presente/passata) sul Pianeta Rosso, ma c'è anche chi ipotizza, come il genetista Christopher Mason, che un giorno si potrebbe scoprire che la vita "l'abbiano portata i terrestri non essendo riusciti a sterilizzare completamente le varie componenti inviate nello spazio".
La Terra, nel tempo, ha inviato circa 30 veicoli spaziali e lander sul Pianeta Rosso (anche la Russia, non solo America e Cina) e con essi c'è la possibilità, secondo il Professore della Cornell University (Ithaca, New York) che abbiano viaggiato anche dei microbi.
Insomma Marte fa parlare di se, ma anche coloro che si occupano a vario titolo del Pianeta,su cui vorrebbero far migrare una colonia umana, non scherzano; come per tutte le cose, nei prossimi anni se ne vdranno delle belle.
Per tornare a Elon Musk, quello tra i miliardari che sembra più determinato a raggiungere Marte in fretta, alcune sue dichiarazioni, rilasciate durante un dialogo con Peter Diamandis,fanno riflettere.
“Qualcuno non tornerà vivo, ma sarà una grande avventura e un’esperienza stupenda”.
Per la prima volta in oltre quattro miliardi e mezzo di anni è possibile espandere la vita al di là della Terra”.
Nella storia ci sono state molte estinzioni di massa, come uomini, abbiamo l’obbligo di assicurare alle creature del Pianeta Terra di continuare a vivere anche nell'eventualità di una calamità, naturale o provocata dallo stesso uomo”.
Quindi motivazione e determinazione di Elon Musk, più che improntate al business, sembrano orientate verso l'evoluzione dell'umanità.
Questa sì che è una "visione" di tutto rispetto.