Alla riscoperta di Eremi, Chiese di campagna, nobili dimore e lungo le antiche vie dei pellegrini oggi percorse dai viaggiatori di ogni parte del mondo.
Oggi la modalità della "mostra diffusa" è una realtà che prende piede sempre più, quando consente di visitare più località di uno stesso territorio è ancora più efficace.
“Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio” partirà da Palazzo Trinci di Foligno il 5 giugno per poi spostarsi a Perugia presso Palazzo Gallenga e alla Chiesetta della Madonna dell’Acqua Santa a Collazzone (Pg).
Un percorso espositivo che, attraverso borghi umbri segnati dai graffiti medievali e moderni, proietterà i visitatori nel tardo medioevo, culmine della devozione culturale e religiosa, fino a lambire le due antiche strade romane umbre di maggior transito: la via Flaminia e la via Amerina.
Negli edifici religiosi comparvero i primi graffiti, spesso opera di pellegrini e viandanti.
Non solo graffiti devozionali, ma anche scritture di memoria per tramandre avvenimenti storici ed eventi naturali, ma anche vicende private.
La mostra diffusa coinvolge l'intera regione e permetterà ai visitatori di percorrere gli itinerari pellegrini dell’Umbria, da Narni a Gubbio, passando per Foligno e da Perugia a Spoleto, passando per tutti i borghi, alla ricerca di eremi, chiese ed edicole votive “segnati” dai graffiti.
Fotoriproduzioni, videoproiezioni, trascrizioni, descrizione e indicazione degli oltre venti luoghi di provenienza dei graffiti con relative indicazioni per raggiungerli; la mostra è stata pensata con l’obiettivo di favorire un turismo sostenibile alla scoperta di luoghi "insoliti".
Questi i borghi ed i luoghi coinvolti dall’itinerario proposto in Umbria:
Assisi – Basilica Superiore di San Francesco, Basilica di Santa Maria degli Angeli (pareti della Porziuncola)
Campello sul Clitunno - Tempietto sul Clitunno
Collazzone – Chiesa della Madonna dell’Acqua Santa
Foligno – Palazzo Trinci, Chiesa di Santa Maria in Campis, Chiesa della Madonna delle Grazie (Frazione di Rasiglia), Edicola della Fraz. Di Piè di Cammoro, Eremo di Santa Maria Giacobbe (Fraz. Di Pale), Monastero di Sant’Anna con Casa di Niccolò Alunno
Gualdo Cattaneo – Rocca di Gualdo Cattaneo
Gubbio – Chiesa di San Francesco
Spoleto - Basilica di San Ponziano, Edicola della Fraz. Di Silvignano
Narni - Basilica di San Francesco
Nocera Umbra – Chiesa della Maestà di Acciano
Perugia – Chiesa di S. Matteo degli Armeni
San Giustino (Pg) – Palazzo Bufalini
Spello – Chiesa di San Claudio
Todi – Cappella di S. Angelo (Frazione di Cecanibbi)
Trevi – Chiesa di Santa Maria in Pietrarossa
I luoghi espositivi della mostra
“Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio”
Foligno - Palazzo Trinci
Dal 5 giugno al 29 agosto 2021
Palazzo Trinci a Foligno, è uno degli esempi più belli di dimora tardogotica italiana, appare ideale in quanto l’edificio custodisce numerosissime e preziose testimonianze graffite, bisognose di essere conservate e protette, documentate e salvate: in nessun luogo come a Palazzo Trinci viene a crearsi un dialogo continuo tra gli affreschi, le rispettive didascalie coeve e i tanti graffiti spontanei e immediati apposti successivamente dai tanti visitatori del luogo.
Perugia - Palazzo Gallenga Stuart
Settembre, Ottobre 2021
Palazzo Gallenga Stuart, oggi sede dell’Università per Stranieri di Perugia, dal 1927 crocevia e punto di incontro di culture differenti ed esperienze umane legate allo studio della lingua e della cultura italiana, assume un valore profondo poiché consente di creare un ponte tra la realtà umbra attuale e la sua storia maturata lungo le antiche vie e i sentieri del pellegrinaggio, dove nel corso dei secoli viandanti da ogni parte d’Europa hanno scelto di lasciare un segno del proprio passaggio.
Collazzone - Sala Consiliare del Comune e Chiesetta della Madonna dell’Acqua Santa
Settembre, Ottobre 2021
Oltre alla sala consiliare del comune di Collazzone, la chiesetta della Madonna dell’Acqua Santa è l’esemplificazione di un luogo nato come edicola e convertito in chiesa all’interno della quale l’uomo oltre ad affrescare le pareti e a pregare, scriveva e incideva per lasciare la sua traccia personale per il Divino e per gli altri. Tali ambienti riproducono modalità espressive differenti degne di essere studiate e conservate.